"Nulla si può definire solo un sogno.
Dire solo un sogno è una sciocchezza come dire solo una realtà, perchè un piccolo principe Poffer vive ugualmente sia nel mondo dei sogni sia nel paese reale da cui proviene."

kristoferpoffer {at} gmail.com

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una boccia con dentro un pesce rosso, rosso a tal punto che se lo fissi e fai andare insieme la vista diventa un tuorlo di un uovo cucinato alla coque. le uova le mangiavo in mensa, bollite però, rotte con la forchetta a metà, sbucciandole prima perchè altrimenti se ci fosse stato un pulcino lo avrei ferito con il coltello. le uova sembrano dei lychees da sbucciare perchè la buccia vien via a pezzetti duri, come le croste delle ferite di quando cadi in bici e ti sbucci le ginocchia. ci sono certe persone, e io le ho conosciute, che se le staccano le croste rosse e si risbucciano le ginocchia sbucciate. poi ci son di quelli che si leccano le ferite, ma qui andiamo sul macabro e salterei. non dico che non ci si possa ciucciare un dito se ti pungi con una spina, solo che c'è una bella differenza tra il leccarsi una ferita e il togliersi con i denti una spina di rosa che fa uscire solo una piccola goccia di sangue. a me non piace quel gusto perchè sa di ferro e poi ci si può sempre mangiare le unghie in cambio, a patto che non diventi un'abitudine. a mio figlio penso che romperò le scatole quando si mangerà le unghie; in realtà romperò le scatole a prescindere, credo. sono uno che rompe, me ne sono convinto. non raggiungo la fastidiosità di un pallone insabbiato che ti rimbalza in faccia non appena messa la crema in spiaggia, ma spesso mi ci avvicino. vado incontro ad assomigliargli, ma poi, prima dell'impatto mi risveglio all'improvviso e sono di nuovo qui.taccio, per non rompere. quando taci e c'è silenzio significa che, prima, l'unica voce che si potesse sentire era la tua. uno si può anche spaventare nel silenzio perchè potrebbe sentirsi improvvisamente solo; si guarda intorno e non c'è nessuno fuorchè se stesso che fino a poco prima parlava a sproposito o cantava. ho visto qualcuno inveire contro la televisione una volta, e pensare che l'aveva accesa per farsi fare compagnia. credo che a volte sia necessario imparare a stare da soli perchè altrimenti se si cerca compagnia per costrizione poi si finisce sempre col peggiorare le cose. meglio soli che male accompagnati, si dice, no ?. il fatto è che si dicono talmente tante cose che ogni tanto sarebbe meglio tacere, però poi si ha paura del silenzio e si finisce col dire cazzate. è un po' come succede a me quando vedo questo foglio di testo bianco: lo riempio ma spesso scrivo cose che sarebbe meglio evitare. è un po' come mangiare il cioccolato e poi pentirsi, è una cosa che ti fa imbestialire se quando inizi una dieta pensi che saresti proprio il tipo che un bel giorno vede il barattolo di nutella sullo scaffale e in quattro e quattr'otto manda a quel paese dieta e grissini integrali. si, perchè se pensassi una cosa così la dieta poi non la inizieresti nemmeno; e forse è proprio quello che succede. si fa fatica a fidarsi persino di se stessi ogni tanto, figurarsi poi degli altri. non agevola il fatto che stasera nevichi dopo che le previsioni meteo dell'altro ieri davano in arrivo anticiclone, annessi e connessi ad inaugurazione della primavera. la neve oggi cade a sfottò di chi ai metereologi ci crede ancora, non c'è dubbio. poi un giorno ti si avvicina qualcuno che ti dice, così all'improvviso, ti amerò per sempre. seee, dici tu. poi però quando sei da solo in silenzio,ogni tanto ci credi ancora che possa succedere davvero.

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