"Nulla si può definire solo un sogno.
Dire solo un sogno è una sciocchezza come dire solo una realtà, perchè un piccolo principe Poffer vive ugualmente sia nel mondo dei sogni sia nel paese reale da cui proviene."

kristoferpoffer {at} gmail.com

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N3rd 4ever

ultimamente invoco la tecnologia, bramo codici, combinazioni di tasti per rendere un po' più sbrigative le faccende. ultimamente mi capita di sorprendermi mentre sulla tastiera, senza nemmeno accorgermene, tento il ctrl+z, annulla, annulla l'operazione - mi dico fustrato e pentito.
da giovane preadolescente avevo giá una immagine abbastanza distorta della realtá; la colpa è sempre stata dei videogiochi. a quei tempi la tecnologia non era ai livelli di oggi e con un po' di pratica riusciva possibile, in pochi semplici passi, trovare codici, trucchi e segreti che ti permettessero di finire in poche ore anche la più difficile e complessa campagna di conquista ad age of empire, mitico videogioco strategico della microsoft. a quei tempi la sfida era sul personale, tu e il pc, tu contro il sistema, tu contro le regole che avrebbero voluto che per finire un videogioco, così da sentirti realizzato nella tua bacata etá dei brufoli, avresti dovuto donarti anima e corpo alle indaffarate facende di preistorici omini virtuali. ecco allora che il genio italico si acuìva, che la catàlisi ormonale mieteva successi. in pochi minuti un qualsiasi enfant prodige, come eravamo noi tutti, era in grado di trovare la scorciatoia. in poche semplici sequenze di tasti la campagna era vinta, i vichinghi sconfitti e la puberale convinzione nella tua onnipotenza confermata ancora una volta.
col passare del tempo l'abitudine a questi magici poteri dell'età moderna, queste divine opportunitá di piegare le circostanze alla nostra volontá ci sono state cementate fin nel midollo. ora bramo esc, tasti esc per sottrarmi alle noiose circostanze di questa piatta vita al di fuori del silicio; anelo copia incolla per evitare la routine e sogno combinazioni di tasti per uscire dal traffico. oramai siamo cosí integralmente pervasi da una sensazione di potere l'impossibile che non opponiamo più alcun filtro alle nostre azioni, dando per scontato che a tutto esista rimedio, che tutto sia cosí predestinatamente superficiale da essere per forza trascurabile.
ci si è arresi alla leggerezza al punto che necessitiamo di materia, di un àncora tangibile cui aggrapparci per poter ancor sperare d'esistere davvero. ci servono cose, cose concrete per sentirci vivi fuori da qui, da questa coscienza collettiva in cui l'individuo s'è sciolto, in cui l'originalitá è in vendita, in cui al re nudo che non desta nemmeno più scalpore abbiamo sostituito il nostro stesso avatar da cui non riusciamo più a distinguerci, il fantasma di ció che eravamo soffocato da vestiti troppo pesanti perchè riesca ancora a respirare. alt+f4

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