"Nulla si può definire solo un sogno.
Dire solo un sogno è una sciocchezza come dire solo una realtà, perchè un piccolo principe Poffer vive ugualmente sia nel mondo dei sogni sia nel paese reale da cui proviene."

kristoferpoffer {at} gmail.com

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Brioche

lo capisci dalle brioches. é dai croissant, dalle crostatine e dai buondí che prendi consapevolezza dell'alternarsi delle stagioni. fai la tua mossa, le addenti, e prima ancora di gustarle, di masticare, di passare oltre, le osservi. aspetti la reazione, attendi che il cioccolato si mostri, affermi, sancisca che l'estate è finita. in questi casi il cuore della brioche sta, apoplettico, immutevole, giace.
è a fine settembre che la merenda muore; di lei rimane la plastica figura della sua fluente vitalitá primaverile, dell'appiccicaticcia spavalderia estiva. per tutto inverno aprire l'incarto dei buondí non riserverà sorprese, le crostatine saranno un pavé armonico e asfaltato, e i croissant mummie silenti d'un infarto al cioccolato.
l'alternarsi delle stagioni lo capisci dalla fermezza di quello scorre dentro, dalla morbidezza, dalla stabilità del ripieno. guardandoci dentro sono i pensieri di una brioche quelli che osservi, ma queste, in fondo, sono cose che un biscotto non potrá mai capire.

1 commenti:

Anonimo ha detto...

Ci sarò sempre per una merenda. Estate o inverno.

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