quando uno è stato pronto per scegliere il suo frigorifero, poi, qualunque cosa succeda, lo rimarrà per sempre. non so nemmeno descrivere come sia possibile sceglierlo, il frigorifero, però la considerazione fatta non può che essere assolutamente ed indiscutibilmente vera. il giorno in cui lo comprerai sarà uno di quei giorni magici, credo. lo sceglierai tra i cento che ti metterà a disposizione il negozio e sarà amore a prima vista, un ménage à trois, tra te, lei e lui. ti accoglierà tra le sue ante enormi, in un abbraccio all'apparenza freddo ma di sicuro impatto emotivo. il tuo lui saprà gassare l'acqua ed incubettarla ghiacciata; forse avrà persino una porticina in stile cassetta della posta, in cui infilare a piacimento bottiglie, yogurtini, thetini, oppure irresistibili bigliettini segreti da dedicare al suo cuore di ghiaccio. il tuo frigo ti seguirà fino a casa, stazionando volontariamente in cucina e come un soldato pluridecorato con medaglie calamitose veglierà sulla quiete casalinga. sarà messo al corrente con post-it gialli scritti di fretta prima di uscire ed aspetterà fedele il tuo ritorno. in cambio lo rifocillerai di cibo e di elettricità. i tuoi figli lo coccoleranno appendendovi disegni stilizzati della loro dolce infanzia. i tuoi ospiti con uno sguardo al megadisplay che recherà in fronte rosicheranno con tutta la propria verde invidia elettrodomestica e tu inorgoglirai nei loro occhi. il tempo trascorrerà scandito dalle rate ventennali del mutuo ipotecario acceso per finanziare quel baluardo di mastodontica tecnologia refrigerante. la sua luce cortese nelle calde notti estive ti ninnannerà quando scalzo gli ti rivolgerai assetato e devastato dall'insonnia e tremolerà alla nauseabonda ristagnanza di latte e cocomeri dimenticati da ddio e dalla tua monumentale distrazione.
la scelta del frigorifero è come la consegna delle fedi ed una volta compiuta o anche semplicemente preventivata non ci son santi o cazzi che tengano sull'irreversibilità della decisione. questo è quanto.