essere sinceri costa impegno, determinazione, coraggio, energie in genere. essere sinceri dovrebbe essere la prima scelta, anche con se stessi. essere sinceri ventiquattro ore su ventiquattro, inclusi quei momenti più o meno lunghi davanti allo specchio, è tremendamente crudo e pesante; ti espone al resto senza possibilità che la corazza di cui ti rivesti possa eroicamente offrire il proprio petto forgiato ad hoc per proteggerti. la scelta d'essere sinceri non si prende a cuor leggero, non puoi esporti alla mercè del mondo e mostrare i tuoi punti deboli; non puoi essere un uomo e piangere, né sbandierare ai quattroventi i tuoi segreti. non puoi confidare ciecamente in qualcuno, né dimostrare che avresti veramente il coraggio di farlo. non si può avere troppo a lungo lo stesso problema, che sia risolto o meno, e la seconda volta che lo esponi ad un confidente sbagliato questi ti guarderà chiedendoti con gli occhi se veramente hai intenzione di ricominciare con la stessa solfa. no, non si chiederà il motivo per cui i suoi precedenti consigli non hanno avuto il riscontro sperato.
inoltre non puoi mica svegliarti nella notte e confessare d'averlo fatto per qualcuno, né tantomeno ammettere d'aver in testa un pensiero ricorrente per giorni e giorni.
essere sinceri non si può fare sempre, è fuori discussione. mentire? no, non è mentire, è livellarsi, darsi un contegno, maturare e imparare ad autogestirsi. mentire, si mentire, io continuo a chiamarlo così.