"Nulla si può definire solo un sogno.
Dire solo un sogno è una sciocchezza come dire solo una realtà, perchè un piccolo principe Poffer vive ugualmente sia nel mondo dei sogni sia nel paese reale da cui proviene."

kristoferpoffer {at} gmail.com

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Tabù

un incontro inaspettato, il cuore batte come un forsennato. un caldo improvviso, gli occhi allibiti tentennano, il respiro è affannato. il profumo pervade ogni cosa, la bocca è asciutta, i tremuli sguardi s'intrecciano. le gambe non reggono, la vista cede all'olfatto, i vestiti alla pelle imperlata di fresco sudore. l'indifesa semplicità s'erge a baluardo della bellezza, scavalca perfezione e manierismo e si fa arte primitiva. l'innocente debolezza della sincerità, la cieca fiducia nell'abbandono di se. l'imbarazzo cede all'istinto, il timore alla curiosità, la fatica al piacere. il tempo scorre impetuoso ad un ritmo antico, il silenzio denso d'anime rubate a fior di pelle sovrasta ogni altro comune rumore, l'attesa impaziente elettrizza un corpo solo. insiste, scalpita, freme ed infine nasce il sole dal buio d'un intimo sguardo reciproco. un flebile accenno d'intesa prolunga un istante che vale una vita. poi la resa. un abbraccio a simbolo d'una promessa, un desiderio espresso arrossendo. mentre sull'olimpo il dio arciere festeggia ancora una volta il successo, quaggiù un matrimonio tra sogni e realtà consegnerà i suoi pupilli al mattino. stremati, felici.

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