"Nulla si può definire solo un sogno.
Dire solo un sogno è una sciocchezza come dire solo una realtà, perchè un piccolo principe Poffer vive ugualmente sia nel mondo dei sogni sia nel paese reale da cui proviene."
kristoferpoffer {at} gmail.com
Dire solo un sogno è una sciocchezza come dire solo una realtà, perchè un piccolo principe Poffer vive ugualmente sia nel mondo dei sogni sia nel paese reale da cui proviene."
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La tartaruga
c'era una volta una tartaruga, una di quelle che si tengono nell'acquario di casa in alternativa o in compagnia ai pesciolini rossi. come tutte le tartarughine cercava di arrampicarsi sulle pareti di quella vaschetta a forma di oasi con tanto di laghetto e zona ombreggiata da alberelli. ogni volta che tentava la fuga si rovesciava, stava a zampettare un po' girata di schiena, poi in un lampo, ancor oggi mi chiedo come facesse, in un lampo si rimetteva dritta. ripeteva l'operazione decine di volte al giorno, come per tenersi in allenamento, come se stesse preparandosi ad ogni evenienza. quell'esserino minuscolo sapeva resistere per settimane intere senza mangiare, sapeva battere ritmicamente contro la plastica del fondo per reclamare più acqua e riusciva persino ad arrampicarsi in cima alla palma di plastica per poi mettersi a guardare fuori come una vera sentinella che allunga il collo. senza esagerare, quel piccolo animaletto gusciomunito era un vero soldato, non ci sono dubbi.
una delle sue attività preferite, beh, in verità non so proprio quanto le aggradasse, era giocare con animali più grandi. metterla a contatto con micetti e cagnolini la faceva divertire molto, credo, così sembrava quantomeno. il suo migliore amichetto era il nostro cagnolino lucky, un volpino bianco latte, candido e premuroso tanto da abbaiare in segno di pericolo ogni volta che qualcuno si avvicinasse alla sua vaschetta. un giorno, sugli inizi della primavera, un'amica venne in visita con altri due eleganti bolognesi, un maschio ed una femmina. lucky quel giorno si invaghì perdutamente di aika e la portò orgoglioso a perlustrare il suo territorio attorno casa. l'altro, hachiko, lasciato solo dalla compagna, peluche bianco a quattro zampe scottato dalla delusione d'amore, come in un vero agguato militare si diresse dalla super tartarughina. la piccola vedetta verde, notando da lontano lo scodinzolare ritmato del nemico, è probabile abbia pensato al suo lucky, è probabile sia stata contenta per un breve, brevissimo istante, poi realizzò. quel giorno lucky non abbaiò in segno di pericolo, e a nulla servì sapersi girare da pancia in su. la tartaruga con velleità da ninja, la coraggiosa eroina delle oasi domestiche, si spense così, in due bocconi d'un bolognese dal cuore spezzato; in una vendetta d'amore rubato.
una delle sue attività preferite, beh, in verità non so proprio quanto le aggradasse, era giocare con animali più grandi. metterla a contatto con micetti e cagnolini la faceva divertire molto, credo, così sembrava quantomeno. il suo migliore amichetto era il nostro cagnolino lucky, un volpino bianco latte, candido e premuroso tanto da abbaiare in segno di pericolo ogni volta che qualcuno si avvicinasse alla sua vaschetta. un giorno, sugli inizi della primavera, un'amica venne in visita con altri due eleganti bolognesi, un maschio ed una femmina. lucky quel giorno si invaghì perdutamente di aika e la portò orgoglioso a perlustrare il suo territorio attorno casa. l'altro, hachiko, lasciato solo dalla compagna, peluche bianco a quattro zampe scottato dalla delusione d'amore, come in un vero agguato militare si diresse dalla super tartarughina. la piccola vedetta verde, notando da lontano lo scodinzolare ritmato del nemico, è probabile abbia pensato al suo lucky, è probabile sia stata contenta per un breve, brevissimo istante, poi realizzò. quel giorno lucky non abbaiò in segno di pericolo, e a nulla servì sapersi girare da pancia in su. la tartaruga con velleità da ninja, la coraggiosa eroina delle oasi domestiche, si spense così, in due bocconi d'un bolognese dal cuore spezzato; in una vendetta d'amore rubato.
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