"Nulla si può definire solo un sogno.
Dire solo un sogno è una sciocchezza come dire solo una realtà, perchè un piccolo principe Poffer vive ugualmente sia nel mondo dei sogni sia nel paese reale da cui proviene."

kristoferpoffer {at} gmail.com

Titoli

Immagina

immagina un cubo. si, prendi un cubo grande quanto un panettone (con la scatola e tutto). immaginatelo nero, lucido, senza imperfezioni. poi dagli il peso di un pinguino. ora hai il tuo cubo: scintillante, resistente, di grandezza adatta ad essere trasportato ma evidentemente troppo pesante perchè sia agevole farlo. dagli un nome, chiamalo treynor. si, se hai visto il film cast away ti sentirai un po' tom hanks con il suo pallone da volley. ma con un pallone ci puoi giocare facilmente oltre che parlarci se ti trovi su un'isola deserta e non sai dove sbattere la testa; con un cubo che ci fai? provi a buttarlo via ma nel cestino non ci sta, per cui lo tieni.
il cubo giace sul tuo letto, proprio in mezzo, affossando il materasso e ancorando le coperte. il fatto che tu non sappia dove metterlo ti evita il problema di provocarti un'ernia al disco tentando di spostare l'equivalente di un uccello antartico svenuto in camera tua, ma altresì pone il dilemma di dove dormire dato che occupa il tuo giaciglio.
hai il tuo cubo e dovresti esserne contento, solo che un cubo non è una presenza tanto neutrale nella tua vita come avresti creduto potesse essere. è vero: non si lamenta, è esteticamente piacevole e di un colore adatto ad abbinarsi a mobilio e vestiti d'ogni tipo ed è stilisticamente intrigante nonchè elegantemente sobrio. il problema è che un cubo 'sta',si, un cubo sta e basta, e sta sul tuo letto. già da 2 giorni tu ci dormi attorno ma, dato che crea una fossa, ora di mattina gli sei scivolato addosso. col passare dei giorni ti darà sempre più fastidio e d'altro canto ti ci affezionerai. ora il solo pensiero di sbarazzartene cestinandolo ti sembra un abominio e se anche riuscirai a scardinarlo da quel letto oramai farà parte della tua camera. c'è chi la camera la ordina spesso ed ogni tanto, ad intervalli periodici, rifila le sue vecchie cianfrusaglie in cantina. c'è chi in camera ha di tutto e di più, un bazar che si arricchisce di giorno in giorno di cose inutili ma ormai fondamentali per arrivare a descrivere quel che è diventato lui stesso.
immagina un cubo, un marziano, un omino parlante, una qualsiasi idea che abbia la consistenza densa dei desideri che possono materializzarsi. piazzalo nelle tua vita come se nulla fosse, confortandoti e alleggerendoti la scelta pensando che potrai sempre sbarazzartene. arriverà il giorno in cui avrai per le mani qualsiasi cosa ti sarai proposto ed avrai avuto la forza sufficiente per realizzare. poi, che sia la cosa più assurda del mondo, che sia la cosa più strana cui potessi pensare, che sia la cosa più inutile che potessi ritrovarti tra le mani, beh, che tu lo voglia o meno farà parte di te.
immagina un cubo, una piramide, un orsacchiotto con un fiocco rosso,una rana verde, una pallina gialla. per il solo fatto che ogni giorno avrà attirato la tua attenzione sulla sua bellezza, sulla sua inutilità, sulla sua stramberia o che altro vorrai, quella cosa in men che non si dica si sarà presa una parte di te. si, credo che sia così che si arriva a dare importanza agli oggetti, credo che vada così il modo in cui ti affezioni ad un braccialetto o ad un anello che ti guida le dita mentre scrivi della prima cosa che ti viene in mente.
immagina..

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