tra le cose di tutti i giorni ce ne sono di sacre, imprescindibili, inderogabili. nulla di straordinario, s'intenda, ma spesso sfuggono o le si lascia sfuggire. lavarsi i denti è un'azione bistrattata, si fatica a capirne l'utilità, specie da piccoli quando i denti sono una scocciatura, dondolano, cadono persino, fanno male, hanno bisogno di cure, apparecchi e dentisti. a poco a poco si fa pace con spazzolino, dentifricio e colluttorio. no, il filo interdentale ancora non lo comprendo e non lo sopporto.
poi ci sono delle sere in cui si torna a casa troppo stanchi per ricordarsi di lavare i denti, e lo si rimanda alla mattina. appena svegli si sente in bocca il sapore di tutta la propria stupida pigrizia e ci si ripromette che non lo si farà mai più, che d'ora in poi si cercherà sempre di fare quell'ultimo sforzo della giornata, qualsiasi cosa succeda.
tra le cose di tutti i giorni ce ne sono di sacre, indifferibili, un po' come lavarsi i denti prima di andare a dormire. sono quelle cose un po' noiose a volte, quelle cose che quando sei stanco le rimandi a domani. si fa presto a rimandare la voglia di stupire qualcuno quando non ci si sente in possesso del pieno delle proprie energie, si fa presto a dire che ci si prende un attimo di pausa dai propri doveri, un attimo di riflessione solo per se stessi. non ci vuole nulla a dire che non si ha voglia di tener testa a quelle sfide che ti vedono perdente in partenza e con l'andare del tempo forse ci si abitua pure. poi una mattina ti alzi con quel sapore in bocca della delusione d'esser stato più pigro del solito e corri in bagno a lavarti i denti ma quello è un rimedio che non sempre funziona.
tra le cose di tutti i giorni, tra quelle più stupide, tra quelle più leggere, tra tutte quelle cose che passano inosservate c'è da ricordarsi che non sempre si avrà una seconda chance e quand'anche ci fosse per certo l'amaro in bocca della tua inerzia a resistere stavolta potrà essere molto difficile da mandare via.