"Nulla si può definire solo un sogno.
Dire solo un sogno è una sciocchezza come dire solo una realtà, perchè un piccolo principe Poffer vive ugualmente sia nel mondo dei sogni sia nel paese reale da cui proviene."

kristoferpoffer {at} gmail.com

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Mi hai detto

un tempo, me lo ricordo come fosse ieri, avevo scoperto che ovunque andassi, ad ogni letto era associato un sogno in particolare. ho passato quindici giorni dormendo ogni sera in un posto diverso per essere certo che fosse così. sono state notti travagliate, come se non avessi potuto trovare un vero appiglio reale anche nei sogni. sembra strana una cosa del genere, però era proprio così. una volta tornato a casa, e da ogni posto prima o poi si torna, tornato a casa era stato un po' come riprendere il filo di un discorso interrotto. ricordo come fosse quella appena passata l'interminabile prima notte del mio ritorno. c'erano voci familiari, posti che riconoscevo e c'era pure il solito risveglio un po' traumatico, perchè, come accade ogni mattina, faccio sempre un po' fatica a separarmi dai miei vaneggiamenti notturni. ora che colgo ogni occasione per viaggiare, per scappare, per fuggire, mi rendo conto che inseguo solo il mio ritorno a casa, in quel letto che mi leggerà un'altro capitolo di quel libro ancora appoggiato sul comodino.
di un viaggio dicono che il meglio sia partire, non importa la destinazione, ma quel che conta è sentire la strada che ti scorre sotto. lo stesso credo valga per il ritorno, quando all'orizzonte vedi delinearsi casa tua, con la tua camera, con il tuo letto ed il suo mondo. riportami a casa e te ne sarò grato per sempre.

e se queste parole puoi farle tue è solo perchè non le ho scritte da solo bensì leggendole nei tuoi occhi, sentendole nelle tue confessioni non pronunciate, carpendole dai tuoi indizi nascosti perchè non avevi coraggio di mostrarli davvero.

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