"Nulla si può definire solo un sogno.
Dire solo un sogno è una sciocchezza come dire solo una realtà, perchè un piccolo principe Poffer vive ugualmente sia nel mondo dei sogni sia nel paese reale da cui proviene."

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Shampoo

in bagno c'è uno shampoo, in passato ho già parlato di lui. un liquido arancio, gelatinoso, all'apparenza intrigante e con centinaia di piccole bollicine che ti vien voglia di contarle tutte. quel liquido fosforescente è imprigionato in una bottiglietta trasparente con in bella vista l'etichetta che ne esalta le qualità emollienti, lenitive, rilassanti e quant'altro. più in piccolo, più in basso, campeggia l'indicazione del gusto: aloe e avocado. non oso neppure immaginare di quale umore abbia dovuto essere il tizio che per lavoro sceglie i gusti degli shampii per far sì che un fatidico giorno ne scaturisse un accostamento del genere. sta di fatto comunque che in bagno ho quella boccetta a forma di pera allungata ed ogni volta che la guardo mi fa sorridere. rido perchè ci ho sempre litigato con quel suo gusto kitsch, a metà tra un gel per capelli ed una pomata per i piedi e fin dalla prima volta in cui l'ho provato mi son sempre detto che sarebbe stato proprio il caso di finirlo il più in fretta possibile. dopo di lui sarebbero arrivati gli altri ben più invitanti docciaschiuma alla frutta, al miele, alla vaniglia e compagnia bella in attesa del proprio turno sulla mensola dei saponi; non potevo certo fermarmi ad aloe e avocado. con quel pensiero in testa passavano le prime docce estive: grandi quantità di gel arancio, generosamente dosato nell'idea che prima fosse finito meglio sarebbe stato. un giorno, lo ricordo bene, un giorno di luglio con la scusa del caldo ho provato anche a docciarmi tre volte in uno stesso pomeriggio, ma era inutile, sembrava essere una boccetta senza fondo. ad un certo punto poi mi invaghii di un dolce sostituto alle fragoline di bosco e lasciai incompiuti i miei intenti di disfarmene.
una di queste lunghe giornate d'inverno, però, senza che fosse accaduto niente di particolare, istintivamente, senza ben comprenderne il motivo, durante una doccia ho colto al volo l'occasione di tornare a quella boccetta a forma di pera con la sua improponibile sostanza melliflua. ecco, sono senza parole, quello shampoo ha lo stesso sapore che aveva a luglio, lo stesso sapore delle docce d'allora, del caldo asfissiante che ti fa sudare la pelle e ne strappa il profumo, della spensierata leggerezza di correre al mare, della necessità di raffreddarsi con una doccia ogni due ore.
c'è l'estate dentro quella bottiglietta, niente di meno che l'estate in persona. sorrido ogni volta che ne incrocio lo sguardo perchè che l'estate si nascondesse proprio nel mio bagno sarebbe stato difficile persino da immaginare se non ne avessi avuto le prove.

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