"Nulla si può definire solo un sogno.
Dire solo un sogno è una sciocchezza come dire solo una realtà, perchè un piccolo principe Poffer vive ugualmente sia nel mondo dei sogni sia nel paese reale da cui proviene."

kristoferpoffer {at} gmail.com

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Discorsi da grandi

buongiorno, ufficio della dottoressa pendretti

si ciao silvia, mi potresti passare la mari?

è in riunione ora, ti faccio richiamare dopo ?

no, è importante, per favooore

eh, dai, va bene, vedo se si libera un attimo

grazie mille, sei un tesoro!

si, pronto?

ciao, sono io

ohi ciao, cos'è successo?? la silvia m'ha detto ch'è urgente, ma scusa tu non sei al lavoro?

si, ma dovevo assolutamente raccontarti che prima d'alzarmi mi stavo girando e rigirando tra le coperte quando ho trovato un coso [in realtà mi mancavi di già, e quando scoprirai la scusa che ho trovato per chiamarti io sarò un uomo morto]

un coso cosa?! mi devo preoccupare?

un coso morbido, bianco, pelosetto..

il mio maglioncino! ecco dov'è finito, l'ho cercato due ore in tutti i cassetti.. ma dov'era?

eh lì in mezzo alla montagna di cuscini [dove l'hai lanciato mentre facevamo gli scemi, quando i vestiti eran di troppo, quando avevi fretta di mostrarmi quanto fossi bella]

dopo passo a prenderlo allora. faccio un salto che devo passare in posta e sono di strada

no, ti devo dire una cosa brutta, ho chiamato per questo, siediti. [inizio a scavarmi la fossa]

.. ohi cos'è successo ? mi sembrava strano chiamassi in ufficio solo per dirmi questo

no, niente, è che... ho pensato.

a cosa? dimmelo per favore.

ho pensato al maglioncino, se fosse il caso di restituirtelo, a lungo, intensi attimi di ponderazione e struggimento mentale, poi, l'ho preso in mano, sapeva ancora di te, e i dubbi si sono dissolti. il tuo maglioncino è sotto sequestro e non tornerà mai più.

ma ?..

sei senza parole ? [ahia] mi spiace, ormai fa parte della mia stanza ma potrai venire in visita quando vorrai nel caso ne sentissi la mancanza.

..no, cioè, tu mi hai fatto preoccupare per...

ti prego non insistere, la decisione è già stata presa. [ti sento ridere è inutile che fai finta d'essere arrabbiata!]

tu sei tutto matto, lo sai?

[pagherei tutto l'oro del mondo per guardarti negli occhi adesso mentre ti sento sorridere] lo so ma è colpa tua!

a dopo scemo, architetto e notaio mi reclamano

a dopo dottoressa pendretti

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