c'era un volta il signor.., ecco, proprio qui iniziano le difficoltà. una volta c'era il signor tal dei tali (io non ne conoscevo il nome e neppure lui alla domanda su come si chiamasse riusciva ad essere di completo aiuto) che camminava. questo signor x, chiamiamolo così per comodità, era un tipo abbastanza alto, di aspetto mediamente curato, dallo sguardo dulcineo e ambivalente. incontrare per strada una personalità del genere lasciava per lo più indifferenti, non strappava né attenzione né curiosità; a mala pena, a volte, ma solo in rari casi, riusciva a guadagnarsi dei meri sorrisini di cortesia, degli accenni di compresenza, alcuni tipici sguardi di normalità. parliamoci chiaramente, il signor x non farà mai parte di un romanzo, di una storia, di un brevissimo racconto. un personaggio del genere dubito riuscirebbe mai a cavar fuori dal più abile autore neppure il più piccolo e misero commento su un blog. camminava il signor x, e camminava tranquillo, camminava con addosso tutto quel suo tipico qualunquismo che ci ho messo un po' per capire da che parte iniziare a scrivere di lui. poi, tra la folla, ha accelerato il passo e l'ho perso di vista.