"Nulla si può definire solo un sogno.
Dire solo un sogno è una sciocchezza come dire solo una realtà, perchè un piccolo principe Poffer vive ugualmente sia nel mondo dei sogni sia nel paese reale da cui proviene."
kristoferpoffer {at} gmail.com
Dire solo un sogno è una sciocchezza come dire solo una realtà, perchè un piccolo principe Poffer vive ugualmente sia nel mondo dei sogni sia nel paese reale da cui proviene."
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Rapanui
rapanui, rapanui si, si chiama proprio così. prima di quella sera rapanui per me era solo un'isola, una di quelle lontane che uno s'immagina di poter vedere solo in cartolina; una di quelle talmente lontane che forse non esistono nemmeno, fu questa la prima immagine a cui l'associai quando mi disse il suo nome. rapanui apparve con il viso candido da brava ragazza, con la pelle di seta come le spiagge su cui, nella mia fantasia, era cresciuta. dico apparve perché fu come se si fosse materializzata all'improvviso, nel bel mezzo di quella festa di compleanno in cui tra l'altro io ero un imbucato. non mi ricordo cosa volessi fare, so solo che mi avvicinai perché era in piedi in fronte al tavolo delle bibite, e le sorrisi. non sapevo che dire, non sono mai stato bravo con le ragazze. lei stava sorseggiando qualcosa e quando si accorse della mia presenza la prima cosa che vide di me fu che le stavo facendo la radiografia con gli occhi. lei arrossì, io mi sentii un imbranato. la festa era una di quelle solite dove il festeggiato non si sa mai veramente chi sia, l'appartamento era un attico preso in affitto, gli invitati tutti lì per caso. rapanui mi fece notare che anche lei stava bevendo la stessa cosa, mi porse il suo bicchiere perché l'assaggiassi. aveva gli occhi verdi, i capelli castani, un vestito beige, gli orecchini di cristallo. evitando la musica alta mi sussurrò all'orecchio il suo nome; me lo disse lei, senza che io abbia dovuto fare a pugni con il mio coraggio per convincerlo a fare la prima mossa. rapanui- mi disse, ed io pensai ad un'isola. rapanui, mi convinsi, in mezzo ad un blu di cristallo come i suoi orecchini. un'isola lontana, con le spiagge bianche e vellutate come la sua pelle. un'immagine talmente lontana che forse non esiste nemmeno, ma quando l'incontri senti il profumo del mare.
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