"Nulla si può definire solo un sogno.
Dire solo un sogno è una sciocchezza come dire solo una realtà, perchè un piccolo principe Poffer vive ugualmente sia nel mondo dei sogni sia nel paese reale da cui proviene."
kristoferpoffer {at} gmail.com
Dire solo un sogno è una sciocchezza come dire solo una realtà, perchè un piccolo principe Poffer vive ugualmente sia nel mondo dei sogni sia nel paese reale da cui proviene."
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Titoli
- 1 marzo
- A fin di bene
- Abitudini
- Addio
- Ai miei tempi
- Al pronto soccorso
- Albicocche
- Ambasciatore
- Balle
- Bentornati
- Blueberries pie
- Briefing
- Brioche
- C'era una volta un mondo
- Cane
- Cappuccetto rosso
- Carta Igienica
- Casa
- Cassiopea
- Cerimonie
- Che ore sono?
- Ciocco-notte
- Coltre di sfida
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- Cuore
- Da un libro
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- La prestinaia
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- Preserata di fine febbraio
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- Un pezzettino di sole
- Un pittore
- Un salto
- Una crepa sul muro
- Una strana coppia
- Uova
- Vengo con te
- Vista sul mare
- West
- Zia Samy
La televisione
guarda in tv, c'è un bel film stasera ! accendi la tele, un po' di pubblicità poi comincia lo spettacolo. è tutto a portata di mano, una finestra sul mondo, come si suol dire. uno squarcio di reale lì in fronte a te, con le sue magie e le sue emozioni condivise con milioni di persone in un colpo solo. forse, dicono, una delle più grandi invenzioni della storia dell'umanità.
ormai è cosa normale avere una voce che ci tiene compagnia, delle immagini che ci intrattengono nelle lunghe e spesso noiose serate di metà ottobre; è normale a tal punto che purtroppo non apprezziamo neanche più la fortuna d'averla con noi. la televisione è fatta così, non ci chiede niente in cambio, nulla ci è richiesto per il suo sfavillante spettacolo d'allegria. un tempo era chiamata la scatola magica ma anche se ormai ne ha perso le dimensioni imponenti rimane là, accesa, sempre accesa, per mostrarti a portata di telecomando cose che mai avresti creduto possibili. la tele ce l'hanno tutti, come potrebbero fare altrimenti ? quale sarebbe l'alternativa alla sua generosa fantasia dispensata nei più svariati canali ? telenovelas, talk shows, telefilms per ognuna delle lunghissime pause ristoratrici sul divano . un televisore è il focolare domestico del miracolo italiano, è la boa attorno a cui ci si ritrova in famiglia e da cui ci si lascia rapire tutti insieme dalla sua strabiliante realtà artificiale. la vita è troppo semplice per accontentarsi di un solo presente, dei nostri soli pensieri, dei nostri ingenui sogni da persone comuni. bisogna avere grandi aspirazioni di successo e solo allora potremo contare qualcosa per il mondo intero. forse solo dentro la tv, solo dentro quella protesi scintillante della vita sapremmo cosa significhi realizzare ogni più piccolo brandello di felicità.
però la tv non è solo quel mondo incantato che ci volevano far credere. a volte è costretta a cedere alla nostra amara quotidianità, ai suoi guai, alle sue storie di cronaca vera. ci sono quegli attimi in cui anche la dolce balia della nostra infanzia felice è costretta a raccontarci quel che di orribile accade tra noi. in quei momenti abbiamo l'occasione di riflettere, sospinti dalla sua materna guida riusciamo a compiere pindarici voli al cospetto dell'umana sapienza; riusciamo a discernere il bene dal male e a prendere finalmente la decisione giusta per ogni evenienza. la televisione è diventata la guida senza cui sarebbe tremendamente logorante sopportare tutta questa inutile e anacronistica libertà di pensiero; è il nostro salvifico portale verso la meritata pace dei sensi.
ormai è cosa normale avere una voce che ci tiene compagnia, delle immagini che ci intrattengono nelle lunghe e spesso noiose serate di metà ottobre; è normale a tal punto che purtroppo non apprezziamo neanche più la fortuna d'averla con noi. la televisione è fatta così, non ci chiede niente in cambio, nulla ci è richiesto per il suo sfavillante spettacolo d'allegria. un tempo era chiamata la scatola magica ma anche se ormai ne ha perso le dimensioni imponenti rimane là, accesa, sempre accesa, per mostrarti a portata di telecomando cose che mai avresti creduto possibili. la tele ce l'hanno tutti, come potrebbero fare altrimenti ? quale sarebbe l'alternativa alla sua generosa fantasia dispensata nei più svariati canali ? telenovelas, talk shows, telefilms per ognuna delle lunghissime pause ristoratrici sul divano . un televisore è il focolare domestico del miracolo italiano, è la boa attorno a cui ci si ritrova in famiglia e da cui ci si lascia rapire tutti insieme dalla sua strabiliante realtà artificiale. la vita è troppo semplice per accontentarsi di un solo presente, dei nostri soli pensieri, dei nostri ingenui sogni da persone comuni. bisogna avere grandi aspirazioni di successo e solo allora potremo contare qualcosa per il mondo intero. forse solo dentro la tv, solo dentro quella protesi scintillante della vita sapremmo cosa significhi realizzare ogni più piccolo brandello di felicità.
però la tv non è solo quel mondo incantato che ci volevano far credere. a volte è costretta a cedere alla nostra amara quotidianità, ai suoi guai, alle sue storie di cronaca vera. ci sono quegli attimi in cui anche la dolce balia della nostra infanzia felice è costretta a raccontarci quel che di orribile accade tra noi. in quei momenti abbiamo l'occasione di riflettere, sospinti dalla sua materna guida riusciamo a compiere pindarici voli al cospetto dell'umana sapienza; riusciamo a discernere il bene dal male e a prendere finalmente la decisione giusta per ogni evenienza. la televisione è diventata la guida senza cui sarebbe tremendamente logorante sopportare tutta questa inutile e anacronistica libertà di pensiero; è il nostro salvifico portale verso la meritata pace dei sensi.
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