"Nulla si può definire solo un sogno.
Dire solo un sogno è una sciocchezza come dire solo una realtà, perchè un piccolo principe Poffer vive ugualmente sia nel mondo dei sogni sia nel paese reale da cui proviene."

kristoferpoffer {at} gmail.com

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La verità sincera

ti ho sognato stanotte. te lo dico perché quando si sogna si è obbligatoriamente sinceri, inesorabilmente trasparenti, forzatamente noi stessi. può capitare che si impegnino anni interi per costruirsi un'immagine di se che si possa reputare adeguata, in equilibrio col mondo, semplice ma efficace, resistente alle apparenze, apparentemente coerente e determinata. può capitare che tutto sia andato bene fino a quel punto, tutto come previsto, ogni cosa in ordine, ogni eccesso placato, ogni istinto purificato da propositi socialmente ben accetti. succede a volte che la strada giusta, quella sempre dritta senza troppi ostacoli, quella su cui tutti, a detta dei medesimi, primo o poi si redimeranno, succede di svegliarsi e capire che una strada del genere, per quanto bella (bellissima per carità), lodevole (ci mancherebbe) e ineccepibilmente equilibrata, purtroppo (e dico purtroppo senza sottolineare la smorfia sarcastica) purtroppo non ha passato il vaglio dei sogni, l'inappellabile ultimo giudizio di adeguatezza a noi stessi. quando arrivano quelle volte lì ci si sente persi, come senza bussola, come in balia delle semplici, oneste, innate propensioni a seguire tutto ciò che, anche senza fondate ed articolate ragioni, possa condurci alla felicità dei sogni, quella da cui, anche se forse un giorno bisognerà staccarsi e farsi male quanto basta, non si può prescindere a pena di sentirsi estranei in fronte alla nostra stessa coscienza.

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