"Nulla si può definire solo un sogno.
Dire solo un sogno è una sciocchezza come dire solo una realtà, perchè un piccolo principe Poffer vive ugualmente sia nel mondo dei sogni sia nel paese reale da cui proviene."

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Titoli

Cassiopea

cassiopea era bellissima ed aveva sposato un re. reali d'etiopia, ricchi, potenti, dei. cassiopea aveva ogni cosa desiderasse, ogni cosa potesse desiderare. con cefeo, il suo sposo, diede alla luce andromeda, una ragazza pura e divina. Andromeda era il frutto del loro Amore, era tutto ciò che di buono due innamorati potessero realizzare. quando cassiopea e cefeo guardavano andromeda negli occhi era un po' come se si guardassero l'un l'altra e allora sorridevano di orgoglio, si sentivano forti, invincibili.
un giorno cassiopea si svegliò spaventata e le parve che tutto questo potesse non bastarle più. cassiopea aveva paura di abituarsi alla sua vita da dea e si proclamò la più bella delle ninfe marine chiamate neréidi. la cosa strana, la cosa più assurda, è che forse lei lo era davvero, agli occhi di cefeo sicuramente, ma anche il mondo intero son sicuro che avrebbe potuto tranquillamente riconoscere la sua supremazia di bellezza dinnanzi alle intere schiere di nereidi ma anche di pléiadi, di tìadi, di elìadi, di nàiadi e di qualsiasi divinità o bellezza umana esistente in natura. forse non l'ho detto, ma cassiopea era veramente bellissima.
poseidone dio del mare, sposato con la ninfa anfitrite, non tollerò che la tracotanza di una donna, seppure divina, infangasse l'onore delle sue amate cortigiane e scagliò la sua ira sull'etiopia intera.
cefeo sbagliò a sua volta quando arrivò a pensare che il sacrificio di andromeda, della sua cara andromeda innocente figlia prediletta, fosse un equo prezzo da pagare per placare la némesi, la vendetta, del dio del mare.
lo vidi incatenarla ad uno scoglio, vidi cefeo incatenare il segno tangibile del suo amore ad uno scoglio, come se fosse un qualsiasi agnello sacrificale pòrto agli dei. per la sua vana gloria di re diligente ai propri doveri, cefeo stava per dare in pasto al mare tutto ciò che nella sua vita aveva lottato per proteggere.
era una mattina nuvolosa e fredda su quegli scogli che lanciavano lapilli salati nell'aria. si sentiva il sapore delle lacrime del cielo impregnare l'atmosfera attorno a quell'altare marino in cui si immolava il frutto di un amore. andromeda di perla attendeva con le mani legate sopra la testa. la vergine andromeda non comprendeva ma accettava in silenzio il volere di chi le aveva dato la vita ed ora la reclamava.
tutti attendevano la fine di un sogno, attendevano la resa incondizionata di cassiopea e cefeo. un angelo in ginocchio, stremato, dubitò sulla giustizia divina.
ad un tratto qualcuno apparì tra i flutti ma non era il mostro di poseidone. all'improvviso tra i flutti comparve perseo, eroe errante figlio di zeus.
quel giorno gli dei si fermarono ad un passo dall'essere complici dell'errore di un uomo ed una donna che stavano per arrendersi alla realtà. in quel giorno a cassiopea e cefeo fu risparmiato di diventare vittime della propria stupidità.
andromeda fu salvata, sposò perseo e visse portando negli occhi la luce del re e della regina d'etiopia. cassiopea da allora splende nelle notti boreali in tutta la sua bellezza; le cefeidi al suo fianco la proteggono in silenzio dalla notte dei tempi e non l'abbandoneranno mai. ecco cosa c'è su nel cielo ogni sera.

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